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La versione in lingua italiana fornita proviene da una traduzione automatica. Per eventuali incoerenze, fare riferimento alla versione in lingua inglese.

Metodi di utilizzo delle query estese

Collaboratori

È possibile utilizzare query estese per associare ed eseguire operazioni sugli oggetti che hanno valori specificati.

Le query estese vengono specificate racchiudendole tra parentesi graffe ({}). Una query estesa deve essere specificata come primo argomento dopo il nome del comando, prima di qualsiasi altro parametro. Ad esempio, per impostare offline tutti i volumi i cui nomi includono la stringa tmp, eseguire il comando nel seguente esempio:

cluster1::> volume modify {-volume *tmp*} -state offline

Le query estese sono generalmente utili solo con modify e. delete comandi. Non hanno alcun significato in create oppure show comandi.

La combinazione di query e operazioni di modifica è uno strumento utile. Tuttavia, se implementato in modo errato, potrebbe causare confusione ed errori. Ad esempio, utilizzando (privilegio avanzato) system node image modify il comando per impostare l'immagine software predefinita di un nodo imposta automaticamente l'altra immagine software in modo che non sia quella predefinita. Il comando nell'esempio seguente è effettivamente un'operazione nulla:

cluster1::*> system node image modify {-isdefault true} -isdefault false

Questo comando imposta l'immagine predefinita corrente come immagine non predefinita, quindi imposta la nuova immagine predefinita (l'immagine precedente non predefinita) sull'immagine non predefinita, mantenendo le impostazioni predefinite originali. Per eseguire correttamente l'operazione, utilizzare il comando riportato nell'esempio seguente:

cluster1::*> system node image modify {-iscurrent false} -isdefault true